Rinviata a data da destinarsi la campagna vaccini, a causa dei rallentamenti nella distribuzione in tutta Europa

I rallentamenti in tutta Europa nella distribuzione dei vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 si ripercuotono anche sulla Fondazione “Città di Senigallia”. Nonostante le date programmate, è infatti delle ultime ore la notizia che l’esecuzione della vaccinazione fissata per domani, sabato 23 gennaio e per il successivo lunedì 25 gennaio, è stata rinviata a data da destinarsi.

L’annuncio arriva dal Direttore Dott. Francesco Costanzi che ha ricevuto la comunicazione direttamente dal Dott. Alessandro Marini, Direttore del Distretto di Senigallia, che sta organizzando la campagna di vaccinazione nelle varie strutture residenziali per anziani del territorio.

“Ci dispiace per questo inevitabile e momentaneo arresto – commenta il presidente della Fondazione Città di Senigallia, dott. Michelangelo Guzzonato – ma siamo fiduciosi perché sappiamo che c’è l’impegno del Distretto di Senigallia e del suo Direttore nel coordinare e portare a compimento nel più breve tempo possibile la vaccinazione di ospiti ed operatori, al fine di salvaguardare coloro che sono più a rischio di infezione dal SARS-CoV-2″.

Alla Fondazione Città di Senigallia tutto pronto per la prima dose dei vaccini anti covid-19

SENIGALLIA – Conto alla rovescia per la vaccinazione di operatori e ospiti all’interno della Fondazione Città di Senigallia. A partire dal prossimo sabato, 23 gennaio, con prosecuzione il successivo lunedì 25, verranno sottoposte a vaccino anti covid circa 100 persone tra dipendenti, collaboratori esterni e anziani ospiti nella struttura di via del Seminario.

A confermarlo è il direttore della fondazione, dott. Francesco Costanzi, in stretto contatto con il direttore del distretto sanitario senigalliese, dott. Alessandro Marini, e con il coordinatore dell’Ambito territoriale sociale n.8, dott. Maurizio Mandolini. Se verranno confermate le date, entro i primi giorni della prossima settimana, tutti coloro che lavorano o sono ospitati all’interno della residenza protetta avranno ricevuto la prima somministrazione del vaccino anti covid.

Per il richiamo si dovranno attendere poi 21 giorni: imprevisti a parte, intorno alla metà febbraio le operazioni si dovrebbero avviare alla conclusione, e per i primi di marzo la copertura vaccinale dovrebbe garantire quell’ulteriore arma contro la malattia che sta causando nelle sole Marche quasi 1800 morti, oltre 82 mila in Italia e ben 2 milioni nel mondo (fonte: Ministero della salute).

Una buona notizia per la Fondazione: durante la prima ondata di coronavirus anche la struttura cittadina ha dovuto fare, come quasi tutte le realtà per anziani del mondo, i conti con la pandemia. Grazie agli sforzi del presidente dott. Michelangelo Guzzonato, della direzione e del personale e alla collaborazione con le istituzioni sanitarie del territorio, si è nella prima fase riusciti a contenere i contagi e in questa seconda ondata a evitare che – almeno fino a oggi – il virus potesse penetrare i due edifici in cui vivono persone particolarmente fragili.